Prestiti e finanziamenti a Cattivi Pagatori

Basta pensare al numero enorme di aziende di piccole, medie e grandi dimensioni o alla quantità ancora crescente (nonostante il periodo di crisi economica che attraversiamo) di liberi professionisti per comprendere come il rischio di incontrare periodi sfavorevoli per alcuni di questi imprenditori sia molto spesso una realtà cui far fronte.

Purtroppo alla domanda “Come vanno gli affari?” non sempre si può rispondere positivamente e questo perché la possibilità di non riuscire a rispettare pagamenti e finanziamenti esiste e “colpisce” a volte anche imprenditori meritevoli e accorti. L’etichetta di “cattivi pagatori” o quella di “protestati” non deve tuttavia portare allo sconforto e alla rassegnazione. L’opportunità di far fronte a periodi negativi attraverso un finanziamento c’è, anche per coloro che compaiono come iscritti nel bollettino dei protesti.

Rialzarsi in piedi è quindi possibile, ma non ci si deve aspettare che prestiti e finanziamenti a protestati e a cattivi pagatori siano “a buon mercato”. I tassi di prestiti e finanziamenti saranno meno agevolati, specialmente se la valutazione da parte delle società di prestito considererà il protestato non solo come “in difficoltà” ma capace di ripresa, ma del tutto in crisi e destinato al fallimento (in questo caso il prestito potrebbe non essere concesso).